martedì 12 febbraio 2013

Drago verde

Forte nel tuo metallo
col cranio d'ottone lucente,
dietro uno scudo crociato
te ne stai ferma, piangente.
E con le lacrime tue, di lutto,
disseti le folle accaldate, d'estate.
Ti vedo nei parchi, fiera
che giaci nell'abbandono del volgo
vecchia e nobile creatura
figlia ormai orfana d'una Milano lontana,
e che a fatica si trova in sbiaditi ricordi
e nel bianco e nero di foto dimenticate.
Ma chiedendo agli anziani il tuo nome
un sorriso si mostra sul viso loro,
ed il barlume d'una nuova giovinezza
nel raccontare i giochi d'infanzia
con te, drago verde,
e coi tuoi spruzzi di vita.